Michel Quoist
Un San Valentino speciale il mio, fatto di cose semplici, ma intense, di persone sconosciute, ma piene, di tanti libri, un buon bicchiere di vino, sola ma in compagnia. Non c’è sorpresa più bella di quella che non ti aspetti, ed è esattamente come vorresti che fosse.
Sono capitata in una libreria di Roma, mi ci ha portato il caso, in una zona centrale, ma a me fino a qualche giorno fa non confidenziale, dovevo passare la serata con un’amica che poi mi ha lasciata a mezza strada, fa sempre così e di questo non mi risento più. Ho parcheggiato la macchina e mi sono fatta una passeggiata. Non conosco bene la zona, ma una piccola insegna “pagine e caffè” e tre grandi vetrine mi attraggono.
Libri, una bacheca con locandine di eventi e un accattivante espositore di bicchieri, vini e libri, con un piccolo cuoricino rosso a led luminosi, tutto così elegante e discreto che invita ad entrare. Dopo qualche minuto ero seduta su un comodo divano, consultavo libri sorseggiando un bicchiere di frizzantino vino rosso. Pensavo di trascorrere lì un’oretta,il tempo di scegliere qualche libro nuovo.
Invece la serata cambia aspetto.
Si accomoda fra i libri, esattamente fra la biografia dei Beatles e quella di Steve Jobs, quasi ad indicare un periodo storico ben definito dove collocarsi, Teo con la sua chitarra acustica. E’ un giapponese che vive in quel quartiere, che per la prima volta si esibisce “fra i libri” come racconta lui, in “un ambiente sereno”.
A volte le piccole cose infondono calore.
E lui ha cominciato a suonare, vecchi repertori, da James Taylor a Cat Stevens, da Elton John a Neil Young e poi.. In your eyes, scritta da lui. E’ vero.. canzoni d’amore, nel giorno di San Valentino, ma l’amore non è tutti i giorni?
All’inizio mi sono sentita un po’ sola, tutto quell’amore in quelle note, in quella voce calda, poi ho abbandonato il comodo divano e mi sono appollaiata sulle scale di legno, vicino a lui, insieme agli altri e il calore si è espanso, non ero più sola ,ma fra libri e note, fra sorrisi e canto. Sto per andarmene, non sono proprio vicino a casa, ma prendono il microfono quattro donne, amiche che si dilettano a fare teatro, si esibiscono, con “parole al vento” scritto da loro. Il titolo mi incuriosisce, ed ho ancora un goccio di vino nel bicchiere, perché non ascoltare cosa hanno da dire? In fondo noi donne siamo spesso ironiche e divertenti e ..quante parole al vento diciamo !!
E loro sono state così, ironiche e divertenti, a ricordare che sorridere delle diversità della vita fa bene alla vita stessa.